Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari by Marvin Harris

Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini alimentari by Marvin Harris

autore:Marvin Harris [Harris, Marvin]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Anthropology, Cultural & Social, Agriculture & Food
ISBN: 9788806118204
Google: hLouAAAACAAJ
editore: Einaudi
pubblicato: 1990-05-14T22:00:00+00:00


1 R. Lowie, Subsistence, in F. Boas (a cura di), General Anthropology, New York 1938, p. 57.

Che colpo scoprire che altri lo guardava di traverso, che lo considerava una secrezione ghiandolare spuzzolente che nessun adulto dotato d’un minimo di rispetto di sé avrebbe mai accettato di inghiottire.

Al tempo della mia giovinezza, Pindustria lattiera, PU.S. Department of Agriculture e American Medical Association rafforzarono potentemente la credenza popolare che il latte fosse P«alimento perfetto». Bevine un quarto al giorno; mettilo in tutte le mense scolastiche; bevilo prima dei pasti, durante i pasti, tra i pasti e in occasione dello spuntino di mezzanotte. Compralo nelle confezioni giganti, quelle da un gallone, nei contenitori di plastica corredati di rubinetto. Bevine tutte le volte che ti capita di aprire lo sportello del frigorifero. Bevilo per rimetterti in sesto lo stomaco, per la cura dell'ulcera, per quella della diarrea (bollito), per distenderti i nervi, per combattere l'insonnia (scaldato). Il latte non può far male.

Quando gli Stati Uniti si sentirono in dovere di dare il loro contributo a sfamare i paesi sottosviluppati nella difficile situazione determinatasi dopo la seconda Guerra Mondiale, i funzionari della Agency for International Development scelsero naturalmente il latte quale arma contro la fame. Tra il 1955 e il 1975 diverse agenzie governative ne inviarono migliaia di tonnellate (perlopiù in polvere) ai vari paesi in stato di bisogno di tutto il mondo. A parte il fatto che c'era un'eccedenza di latte e che gli Americani non amano consumarlo in polvere, i produttori, i politici e gli esperti in materia di aiuti internazionali si sentirono l'anima a posto inviando la loro manna ai denutriti di tutto il mondo. Ma poco dopo l'arrivo a destinazione dei primi invii in Africa, America latina, Oceania e altre zone bisognose, si diffusero voci che la gente stava male se beveva il latte: il latte americano!2.

Mi trovavo in Brasile, nel 1962, quando iniziarono ad arrivare gli 88 milioni di libbre di latte in polvere previste dal Food for Peace program concepito sotto l'amministrazione Kennedy. E subito i Brasiliani presero a lamentarsi che il latte li gonfiava e causava crampi e diarrea. I funzionari dell'ambasciata statunitense si mostrarono dapprima increduli, quindi si risentirono per il modo in cui questo segno tangibile della generosità americana era oggetto di spregio e insieme di affermazioni maligne. «Quello che fanno - mi disse un funzionario - è che si mangiano la polvere cosi com’è a manciate, se la ficcano in bocca senza stemperarla in acqua. E' certo che una roba del genere finisce per causargli dei dannati disturbi gastrici». «Il problema - diceva un altro funzionario - è che mescolano la polvere con acqua inquinata.



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